ATTIVITÀ DI SOCCORSO ALLE VITTIME DI CALAMITÀ NATURALI E NON
Terremoto in Turchia
Il 15 febbraio, un team di 6 volontari della Fondazione Stella Polare Onlus assieme a 2 volontari dell’Associazione Don Bosco 2000, sponsorizzati dall’ODV AMURT Italia è partito da Catania per raggiungere le zone della Turchia colpite dal terremoto, rimanendovi due settimane e distribuendo ai sopravvissuti beni personali di prima necessità, come un buon numero di tende, coperte, sacchi a pelo, biancheria intima, sapone liquido, shampoo, assorbenti e molti giocattoli alle centinaia di bambini bloccati nelle tendopoli.

Le nostre operazioni si sono svolte principalmente nella città di Karamanmaras, una delle più colpite con oltre 5000 edifici crollati, ma anche nella provincia di Hatay, precisamente a Somandag e Defne, perché erano le più danneggiate e tuttavia ancora raggiungibili in auto.

Il team aveva la sua base logistica ad Adana e ogni giorno si recava in una qualsiasi delle città sopra menzionate per consegnare i beni richiesti il giorno prima, collaborando sia con il dipartimento di protezione civile turco che con i volontari locali.

Grazie ai regolari resoconti di servizio, siamo riusciti a raccogliere circa 30.000 euro di donazioni private, in parte investiti nell'acquisto di un camper da utilizzare come mezzo di pronto intervento in caso di future calamità.

Ospitalità alle donne e bambini ucraini
Allo scoppio della guerra in Ucraina, la fondazione ha pensato di ospitare una ventina di donne e bambini in figa dalle ostilità e ha quindi approntato un viaggio con il proprio autobus verso la Polonia dove ha raccolto 22 donne e bambini appena arrivati a Cracovia dal confine ucraino.Dopo averle rassicurate della genuinità dell’offerta di ospitalità (c’erano stati molti casi di rapimenti da parte della criminalità organizzata) abbiamo intrapreso il lungo viaggio con tappe a Verona presso una sede dell’Ente di Culto Ananda Marga, e a Orvieto presso un B&B che ci ha ospitato gratuitamente.

Dopo tre giorni l’arrivo a Catania dove sono stati alloggiati in sei stanze con bagno approntate dai volontari nella sede della fondazione ove sono rimasti per circa un anno e aiutati a integrarsi grazie alle giornaliere lezioni di lingua Italiana.

Ritorno in Turchia
Dopo aver acquistato e attrezzato il camper, un nuovo team di quattro volontari della fondazione è tornato in Turchia il 18 aprile per un altro tour di due settimane in caso di calamità. Questa volta il team è potuto rimanere costantemente vicino alle vittime del terremoto, creando con loro un legame umano molto stretto.

In particolare, abbiamo operato nelle città di Ekinci e Tavla, entrambe nella provincia di Hatay. Nella prima città abbiamo offerto attività extrascolastiche, materiali e giocattoli per i bambini; poi, su invito delle autorità scolastiche, abbiamo offerto corsi di inglese per i loro studenti e corsi di yoga e meditazione per le madri.

A Tavla abbiamo anche offerto giocattoli e attività per i bambini, ma abbiamo anche costruito due docce prefabbricate in due piccole comunità locali che avevano troppa paura di entrare nelle loro case danneggiate e quindi non avevano un'igiene adeguata. Dopo esserci fatti conoscere dalle autorità scolastiche, abbiamo offerto corsi di inglese in altre due scuole della zona.



Infine, abbiamo incontrato il preside della facoltà di sanità pubblica dell'Università Mustafa Kemal della città di Hatay, il professor Tacettin İnandı, che ha chiamato nel suo ufficio le autorità locali degli acquedotti per incontrare il nostro team e discutere la nostra proposta di collaborare con le istituzioni donatrici internazionali al fine di garantire i fondi per la ricostruzione delle infrastrutture idriche danneggiate e di fornire unità di filtraggio dell'acqua alle numerose comunità che non dispongono di acqua potabile a sufficienza.I responsabili dell’azienda idrica erano effettivamente interessati perché la provincia di Hatay è tradizionalmente in opposizione al partito di governo del presidente Erdogan, quindi il governo centrale non stanzia molti fondi per loro, soprattutto se dovesse vincere un terzo mandato, come ha appena fatto, quindi i finanziamenti esterni saranno estremamente necessari.